Parassiti esterni del coniglio: sono 4 da conoscere

Il coniglio può, come il cane e gatto, essere colpito da diverse forme di parassiti esterni. In questo articolo ti parlo delle parassitosi più frequenti:  acari e  pulci.

Parassiti esterni del coniglio

 

I nostri conigli sono soggetti, esattamente quanto cani e gatti alla possibilità di infestazione da parte di parassiti.
Se vivono in casa con noi e a contatto con altri animali domestici, potrebbero venire infestati da questi ultimi, e se il loro habitat è invece esterno, è proprio l’ambiente a poter divenire infestante.

Le pulci sono portate da numerosissimi animali che fanno da serbatoio, topi compresi.

Sono forme piuttosto debilitanti e fastidiose, spesso causa di pruriti intensi e che necessitano di essere riconosciuti al fine di salvaguardare la salute dell’animale, sia psichica che fisica.

Le pulci: parassiti del conigli.

Piccolissime, non si vedono nell’immediato se non fosse per gli escrementi marroncini che vengono lasciati sul pelo dell’animale.

Il loro ciclo vitale lo abbiamo trattato in questo articolo in modo piuttosto dettagliato, per cui ti rimando alla sua lettura, per comprendere meglio l’argomento.

danni che le pulci possono arrecare al coniglio direttamente non sono molto importanti a meno che non ci siano infestazione massicce che quindi possono portare a debilitazione l’animale.

E’ vero invece che le pulci potrebbero veicolare malattie virali (Mixomatosi) anche gravi al coniglio, che potrebbe quindi, se infettato, arrivare a morte.

L’infestazione da pulci infine è abbastanza rara nel coniglio domestico; diverso invece se l’animale vive in ambiente molto affollato, come allevamenti, dove c’è una grande concentrazione di animali, o semplicemente  all’esterno, insieme ad altri animali.
Frequenti sono anche le infestazioni in piccoli allevamenti rurali.

pulci residui sul pelo

Come uccidere le pulci nel coniglio? Vediamo gli antiparassitari.

Il trattamento del coniglio, contro le pulci non è semplicissimo, soprattutto per la delicatezza e sensibilità a certi principi attivi.
Sul mercato esistono molte formulazioni, ma non tutte adatte .

Per eradicare in modo definitivo il problema è necessario fare trattamenti che siano efficaci nell’immediato ma che poi continuino il loro lavoro anche a lungo termine.
Questo consente di interrompere il ciclo vitale che si svolge principalmente a terra, sotto i tappeti, nelle fessure di casa e si completa poi sull’animale.

Non è sufficiente quindi eliminare una sola volta le pulci dall’animale, in quanto queste non saranno solo lì, ma soprattutto nell’ambiente dove si replicano in abbondanza.
Si dovranno usare formulazioni che riescano ad essere efficaci per lunghi periodi in modo da eliminare dal ciclo riproduttivo tutti i parassiti, sull’animale e a terra.

Inoltre è importante sottolineare che, se il coniglio vive insieme ad altri animali dovranno essere trattati tutti, anche se, apparentemente non infestati.

Quali prodotti dunque sono utilizzabili (sempre su consiglio e indicazione del tuo veterinario)?

Nonostante non siano stati registrati specificamente per essere utilizzati sui conigli, la maggior parte dei prodotti utilizzabili per il gatto, sono idonei ad essere usati anche su questa specie:

  • prodotti a base di Selametacina (Stronghold): sono le classiche pipette da applicare sulla pelle in mezzo alle scapole, una volta al mese.
    Si scosta bene il pelo e si fa colare il liquido proprio sulla pelle.
    Hanno buona azione adulticida e sono efficaci per un mese e da ripetere quindi con questa cadenza.
  • Prodotti a base di Imidacloprid (Advantage): è registrato anche per i conigli, oltre che per il gatto, ed ha la stessa funzione del precedente.

L’utilizzo di prodotti adulticidi (quindi che uccidono il parassita immediatamente), come spray o polveri, da applicare sul pelo,  sono da utilizzare ma con cautela soprattutto per la tendenza del coniglio a leccarsi e quindi c’è la possibilità che si intossichi.
Inoltre sono trattamenti da utilizzare solo in caso di gravissime infestazioni, in cui è necessario tamponare una situazione emergenziale, che raramente capita se si fa un po’ di attenzione.

Attenzione: non utilizzare prodotti a base di Fipronil (il Frontline per intenderci) è fortemente tossico per il coniglio!!

fipronil per coniglio (frontline)

Acari del coniglio

La rogna auricolare.

Gli acari nel coniglio sono piuttosto frequenti e creano problemi soprattutto ai padiglioni auricolari, creando una patologia nota con il nome di Otoacariasi (acaro dell’orecchio).

Il responsabile della malattia è appunto un acaro: lo Psoroptes Cunicoli.

A differenza di quanto si pensi, non è parassita che scava nelle orecchie, ma crea un fastidiosissimo prurito molto intenso.
Nella parte interna del padiglione auricolare si possono avere alopecieessudato che poi si stratifica in croste grigiastre.

otoacariasi nel coniglio

Dal Manuale Merck Veterinary Manual

Come per molti microrganismi anche questo acaro è praticamente sempre presente dove c’è una alta concentrazione di animali e quindi la debilitazione o la condizione di scarsa igiene può scatenare la sua maggior crescita.

Animali molto giovani, di piccoli allevamenti rurali possono essere più spesso colpiti, come anche negli allevamenti intensivi.
In situazioni più gravi le lesioni potrebbero estendersi anche ad altre parti del corpo: testacollo.

Una complicanza potrebbe essere l’infezione secondaria delle lesioni, soprattutto dovute al grattamento che la bestiola si provoca.

Un consiglio è quello di fare grande attenzione a dove si acquistano gli animali, che potrebbero provenire da situazioni di scarsa igiene e quindi veicolare l’acaro, che permane anche nelle gabbie.
I parassiti infatti possono rimanere nelle croste che, staccandosi contaminano l’ambiente.

La diagnosi è semplice per la tipica lesione che si può evidenziare all’interno dell’orecchio del coniglio.

Una volta messo in evidenza l’acaro al microscopio, si può effettuare la terapia.

Il trattamento va fatto dal medico veterinario che somministra una sola iniezione di ivermectina, farmaco in grado di debellare il parassita.

Importante non togliere le croste dell’orecchio, operazione molto dolorosa per il coniglio. Si attende che la cute sottostante guarisca e che e croste si tacchino da sole.

Cheyletiella parasitivorax: un acaro della pelle dei conigli, che può prendere anche l’uomo.

Un altro acaro che può facilmente infestare il coniglio è la Cheyletiella parasitivorax .
Per lo più è asintomatica e solo in caso di infestazione massiccia si può manifestare con una forfora abbondante soprattutto in mezzo alle scapole.

Se il problema persiste però la pelle si infiamma arrossandosi, creando un essudato e possibilità di perdita di pelo.

Il semplice scotch test può mettere in evidenza l’acaro che può essere contrastato con lo stesso trattamento visto per la rogna delle orecchie.

Attenzione perché l’acaro può dare lesioni anche all’uomo!

Rogna Sarcoptica nel coniglio

Anche la Rogna Sarcoptica può essere riscontrata nel coniglio, nonostante sia piuttosto rara.
Tanto debilitante da portare a morte l’animale se non viene trattato, crea lesioni che partono dalle estremità: zampe, orecchie e muso.

Sono croste caratteristiche che necessitano di essere confermate nella diagnosi con prelievi profondi di pelle, nelle zone periferiche delle lesioni per consentire di trovare l’acaro responsabile: il Sarcoptes Scabiei.

Il trattamento con ivermectina è sempre risolutivo.

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Bibliografia

Diagnosi differenziale delle dermatiti pruriginose nei piccoli mammiferi.

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