In un precedente articolo abbiamo parlato dei funghi che potrebbero infestare la pelle dei nostri amici a 4 zampe. In questo articolo parliamo invece delle affezioni da acari della pelle, le così dette rogne.
Rogna nel cane: gli acari sono i responsabili.
La rogna nel cane è una dermatite di gravità variabile, dovuta alla crescita in eccesso di acari di diverse specie.
Perché ti ho detto “crescita in eccesso” e non semplicemente “presenza”?
Perché in realtà la pelle dei nostri cani, come la nostra d’altra parte è popolata da milioni di microrganismi che vivono in concorrenza o in simbiosi gli uni con gli altri. La loro crescita, inoltre è tenuta sotto controllo dal sistema immunitario attraverso meccanismi di difesa che coinvolgono diverse parti cellulari proprie della cute.
Quando tutti questi meccanismi sono in equilibrio, la “pace regna sovrana” e nessuna forma microbica riesce a predominare o sovrastare le altre.
Se invece qualcosa non funziona, perché una forma riesce a prevalere sull’altra oppure si ha un difetto nell’immunità, ecco che la malattia riesce a instaurarsi.
Lo abbiamo visto anche per le micosi: i funghi sono normalmente presenti sulla cute e creano problemi solo in condizioni predisponenti.
Gli acari che sono più spesso coinvolti nell’instaurarsi della rogna, sono del genere Demodex e Sarcoptes.
La rogna sarcoptica è contagiosa anche per l’uomo. Il cane può essere vettore di contagio e nell’uomo la malattia è denominata scabbia. E’ quindi una zoonosi, da conoscere.
In questo articolo trattiamo la forma Demodettica, che invece non è contagiosa, né per l’uomo né per altri cani.
Rogna demodettica del cane: la rogna rossa.
Questo acaro (il Demodex Canis) vive sulla cute del 100% dei cani. Solo in alcuni però crea problemi.
Cosa causa la rogna demodettica nel cane? come la prende?
E’ stata dimostrata in maniera abbastanza evidente una predisposizione di razza e famigliare della malattia, dovuta con tutta probabilità ad un difetto della capacità immunitaria del soggetto.[1]
L’origine dunque è congenita.
Fin dagli anni ’70 infatti, gli allevatori erano in grado di prevedere quali cucciolate sarebbero state soggette a malattia.
Successivamente gli studi hanno messo in evidenza un difetto in alcuni linfociti T di cani soprattutto di razza, con predisposizione familiare.
In questo modo, in soggetti predisposti, l’acaro riesce a replicarsi in modo importante e creare la malattia, soprattutto in soggetti molto giovani, considerando che è la madre che trasmette ai cuccioli il parassita presente (in modo naturale) sulla sua pelle.
La trasmissione avviene anche durante la suzione del latte ed è questo il motivo per cui le prime lesioni, si manifestano soprattutto a livello delle labbra e della faccia nei piccoli.
Uno studio negli Stati Uniti, ha messo in evidenza come alcune razze sono maggiormente predisposte rispetto ad altre:
- Chinese Sharpei,
- American Staffordshire Terrier,
- Staffordshire Bull Terrier,
- Boulegodue Francese,
- Pit Bull,
- Bulldog Inglese,
- Bulldog Americano,
- Boston Terrier,
- Alano,
- Boxer,
- Carlino,
- Jack Russel,
- Meticci di incroci.
Ma non solo l’ereditarietà potrebbe far instaurare la malattia.
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Si perché, se è pur vero che è un difetto genetico a creare una riduzione delle difese immunitarie contro l’acaro, è vero altrettanto che la malattia potrebbe instaurarsi quando le difese del soggetto sono compromesse, soprattutto se si utilizzano farmaci immunosoppressori in età molto giovane (cortisonici).
Alcuni studi [2] hanno, infatti dimostrato che alcune patologie che inducono una netta riduzione delle difese immunitarie possano essere associata a demodicosi:
- Ehrlichiosi,
- Leishmaniosi,
- Iperadrenocorticismo (sindrome di Cushing),
- Filariosi cardiopolmonare.
Rogna rossa del cane: i sintomi
Rogna localizzata. Questo potrebbe essere l’inizio della rogna nel cane.
La rogna demodettica si può distinguere in una forma localizzata, meno grave con:
- zone alopeciche (senza pelo) di dimensioni variabili da piccole a medie;
- croste,
- scaglie,
- comedoni,
- eritemi.
Le zone possono essere più o meno pruriginose e manifestare quindi anche delle piodermiti secondarie, dovute al traumatismo che il prurito può causare.
Le zone colpite più frequentemente sono:
- muso,
- testa,
- zampe anteriori.
La forma localizzata, si evidenzia soprattutto in soggetti molto giovani, dai 3 ai 6 mesi di età, fino ai 12 mesi. Il più delle volte è autolimitante e raramente recidiva.
Anche le orecchie possono essere zone di lesione da rogna demodettica e possono creare otiti con formazione di cerume anche abbondante e pruriginosa.
Rogna generalizzata
La forma localizzata potrebbe, però aggravarsi e diventare generalizzata. Il condizionale è d’obbligo perché è solo un’ipotesi il fatto che una forma sfoci nell’altra come aggravarsi della situazione.
Le forme generalizzate, comunque, sono del tutto simili alle localizzate, ma molto più gravi ed estese, con complicanze di piodermiti (infiammazione della pelle) che si instaurano a causa della ridotta condizione di difesa della cute.
In queste situazioni i batteri possono facilmente riprodursi complicando la malattia.
Nelle forme generalizzate si hanno diversi distretti coinvolti, da 5 a 6 o più zone, con lesioni ampie che possono essere addirittura sparse su tutto il corpo.
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Altre manifestazioni possono essere:
- prurito intenso
- dolore
- ingrossamento dei linfonodi
- febbre
- anoressia
- setticemia (per complicanze batteriche).
In queste situazioni ovviamente il quadro è complicato e il cane necessita non soltanto di essere trattato per la presenza dell’acaro, ma anche per le complicanze che la malattia ha predisposto.
Quando, la demodicosi generalizzata, coinvolge anche una o più zampe, si notano di frequente anche edemi in questo distretto (gonfiore). Quando presente, questo sintomo è spesso l’ultimo a riuscire ad essere risolto ed è indice di una prognosi peggiore.
Età di insorgenza della rogna nel cane
Come abbiamo visto, la forma localizzata può manifestarsi molto presto nel cucciolo.
Quella generalizzata invece più frequentemente la si riscontra più avanti con l’età, ma se è associata a difetto immunitario geneticamente trasmesso, non si manifesta oltre ai 18 mesi di età.
I cani che si ammalano di rogna demodettica oltre questo periodo di tempo, più spesso sono immunodepressi per altre cause e l’insorgenza avviene in età superiore ai 4 anni.
E’ possibile però che, in queste circostanze, non sia il solo acaro Demodex Canis ad essere responsabile di malattia ma anche altre specie (D. injai) che possono scatenare forme simili di rogna. Questi acari infatti sono stati isolati in forme di rogna demodettica associata però a marcata untuosità del pelo e con precedenti malattie e/o trattamenti immunosoppressivi. [3]
Come avere la certezza di Rogna Demodettica? Vediamo la diagnosi.
La diagnosi di Rogna rossa non può essere certa fino a che non si siano effettuati dei controlli microscopici che possano mettere in evidenza un alto numero di acari sulla cute.
I Demodex vivono primariamente nel follicolo pilifero, dunque è necessario effettuare una raschiato profondo.
E’ fondamentale però essere particolarmente accorti nell’effettuare il prelievo onde evitare di non trovare l’acaro.
Sarebbe quindi utile, prima di effettuare i raschiati cutanei, spremere la pelle per qualche secondo, per far fuoriuscire l’acaro dal follicolo pilifero.
Questa tecnica è piuttosto efficace, nonostante la grande quantità di cellule, scaglie e detriti prelevati, potrebbero non facilitare la conta degli acari.
Anche il semplice scotch test può essere altamente sensibile (sempre previa spremitura della pelle). Ivan Ravera DVM, MSc, resident of the ECDV
Attraverso questo semplice test, si ha la possibilità di:
- utilizzare un metodo molto meno invasivo e doloroso per il cane
- prelevare un numero inferiore di detriti e quindi avere un campo visivo (al microscopio) più facilmente riconoscibile e semplice per effettuare la conta degli acari
- poter raggiungere parti complesse, come le pieghe interdigitali, la regione perioculare, i cuscinetti plantari.
La semplice apposizione dello scotch risulta davvero facile e per nulla traumatica.
Come si cura la rogna nel cane?
Partendo dal presupposto che la forma localizzata normalmente è autolimitante, il mancato trattamento può individuare i casi che invece progrediscono in forme generalizzate.
In caso ci siano delle complicanze batteriche è possibile utilizzare dei trattamenti locali a base di farmaci antibiotici che limitino la crescita eccessiva di batteri.
Attenzione ai farmaci che possono limitare o influenzare il sistema immunitario (cortisonici ad esempio). La loro somministrazione può sviluppare e aggravare la malattia, è quindi assolutamente controindicato somministrarli senza aver prima accertato la natura delle lesioni.
Inoltre una corretta gestione alimentare e una valutazione di possibili parassitosi, (vermi intestinali) concomitanti deve essere sempre fatta.
Questi soli trattamenti per le forme localizzate, dovrebbero essere sufficienti a limitare e risolvere la situazione. Non esistono infatti evidenze scientifiche che dimostrino una maggior velocità di guarigione se si utilizzano farmaci acaricidi specifici. [4]
E’ comunque indicato effettuare controlli diagnostici (raschiati o scotch test) ogni 2-4 settimane per verificare lo stato della malattia.
Farmaci acaricidi per la rogna nel cane.
In caso di forme generalizzate invece i trattamenti possono essere molto lunghi, costosi e frustranti.
Prima di tutto è necessario effettuare valutazioni dello stato di salute generale del paziente, soprattutto nei casi più gravi dove i sintomi mostrano complicanze importanti.
I farmaci devono essere valutati in base al tipo di acaro presente, e alla risposta soggettiva, oltre alla razza del cane.
E’ infatti nota la sensibilità di alcuni cani ai farmaci acaricidi, come le avermectine, argomento già trattato nell’articolo sulla filaria del cane.
Secondo le linee guida ESCCAP i farmaci attualmente registrati contro la rogna demodettica sono:
- amitraz (per via topica ogni 5-7 giorni)
- moxidectina (per bocca)
- milmebicina ossima + imidacloprid (spot on, ogni 7- 30 giorni).
Ultimamente sono uscite delle formulazioni antiparassitarie contro pulci e zecche, a base di isoxazoline (Simparica) le quali, nonostante non siano registrate come acaricidi, hanno dimostrato, in diversi studi, la loro efficacia dopo una singola applicazione. Linee guida ESCCAP
I trattamenti locali devono essere applicati dopo accorciamento del pelo in caso di pazienti a pelo lungo per consentire il massimo assorbimento del farmaco.
Inoltre prima di effettuarli sarebbe utile fare shampoo ad azione antibatterica per eliminare croste e batteri. A questo è utile far seguire una buona asciugatura.
Durante i trattamenti, invece i cani non dovrebbero essere più bagnati.
Durata del trattamento contro la rogna.
Il trattamento dovrebbe essere continuato per almeno 8 settimane dal primo raschiato cutaneo negativo.
Sospendere troppo precocemente i farmaci potrebbe provocare recidive (quindi più gravi delle precedenti, per maggior debolezza cutanea).
Il cane si considera guarito se non si sono manifestate recidive per almeno 12 mesi.
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