Paralisi laringea nel cane: cos’è e come riconoscerla

La paralisi laringea nel cane è, insieme al collasso della laringe e della trachea una patologia delle prime vie aeree che, a seconda della gravità, può provocare disturbi differenti che vanno dalla sola modificazione della voce all’incapacità di respirare in modo regolare.

La causa è dovuta alla perdita dell’innervazione di un particolare muscolo che è responsabile del movimento di speciali cartilagini presenti all’interno del laringe.

Paralisi laringea del cane

La paralisi laringea è una condizione piuttosto comune che consiste nell’incapacità di abduzione delle cartilagini aritenoidi durante l’inspirazione, cioè il loro allontanamento dall’asse mediano con conseguente occlusione delle vie aeree superiori.

Interessa soprattutto i cani di grossa taglia, in particolare gli adulti e gli anziani.

In un soggetto affetto da paralisi laringea le cartilagini e quindi le pieghe della mucosa tendono a rimanere in posizione di chiusura anche quando il cane tenta di respirare e di conseguenza il passaggio di aria diventa difficoltoso o addirittura impossibile.

La paralisi laringea può interessare una o tutte e due le cartilagini: inizialmente il problema si verifica per lo più a carico di una sola di esse (emiplegia laringea) ma quando compaiono i sintomi è probabile che siano già coinvolte entrambe (paralisi completa).

Come è fatta la laringe del cane?

Per meglio capire la dinamica facciamo un breve cenno anatomico.

La laringe è un organo cavo di forma cilindrica e allungata posto in posizione mediana tra le branche della mandibola che collega la faringe alla trachea.

Si tratta, in poche parole, di una zona di transizione tra le vie aeree superficiali e quelle profonde, attraverso il quale avviene il passaggio di aria sia in entrata (inspirazione) che in uscita (espirazione).

La laringe possiede un’impalcatura semirigida composta da diverse cartilagini, articolate tra loro e connesse da muscoli e legamenti che conferiscono mobilità a questa complessa struttura.

Le cartilagini laringee sono:

  • Aritenoidi (pari e di forma triangolare)
  • Epiglottica (impari e di forma ovalare ed allungata)
  • Tiroidea (impari e di forma a V)
  • Cricoide (impari e di forma ad anello)

I muscoli della laringe prendono nome a seconda delle cartilagini alle quali si ancorano.
Abbiamo:

  • Muscolo cricotiroiedeo (origina dalla cartilagine cricoide e termina sulla cartilagine tiroidea) – con funzione di tendere le pieghe vocali
  • Muscolo cricoaritenoideo dorsale (origina dalla cartilagine cricoide e termina sulla cartilagine aritenoide) – ha la funzione di dilatare la glottide
  • Muscolo cricoaritenoideo laterale (anch’esso origina dalla cartilagine cricoide e termina sulla cartilagine aritenoide) – ha la funzione di restringere la glottide
  • Muscolo tireoaritenoideo (parte dalla cartilagine tiroidea e termina sulla cartilagine aritenoisde) – ha la funzione di consentire l’emissione di suoni attraverso lo spostamento delle pieghe vocali
  • Muscolo interaritenoideo (collega le due cartilagini aritenoidee avvicinandole tra loro).

Sono presenti, inoltre, i muscoli abduttori, responsabili dello spostamento laterale delle aritenoidi indispensabile per consentire il passaggio dell’aria.

Al suo interno è presente l’epiglottide, una struttura molto importante di forma allungata che ha la funzione di chiudere l’apertura della laringe durante il passaggio del cibo, il quale altrimenti verrebbe aspirato e raggiungerebbe le vie aeree profonde.
I nervi responsabili dei movimenti della laringe sono:

  • nervi laringei craniali, che provvedono all’innervazione motoria dei muscoli cricotiroidei
  • nervi laringei ricorrenti, che controllano tutta la restante muscolatura della laringe e determinano lo spostamento laterale delle cartilagini aritenoidi.

I muscoli abduttori, quelli che determinano lo spostamento laterale delle cartilagini aritenoidi, sono innervati dai nervi laringei ricorrenti destro e sinistro.

Cause della paralisi laringea

Esistono diverse cause, sia congenite che acquisite, che possono determinare l’insorgenza condizione, alcune delle quali riconoscono anche una certa predisposizione di razza.
Vediamo insieme le più comuni.

Cause congenite

Per congenito si intende un problema presente nell’animale fin dalla nascita e che lo accompagnerà per tutta la vita, a meno che non venga risolto.
La paralisi laringea congenita è stata descritta in alcune razze canine, come ad esempio:

  • Bulldog inglese
  • Siberian Husky
  • Bull terrier
  • Bovaro delle Fiandre

Ciò non significa che tutti i soggetti appartenenti a queste razze presentano questo tipo di alterazione anatomo-funzionale, bensì in questi cuccioli la patologia in forma congenita viene rilevata più spesso che in altri.

Cause acquisite

Per cause acquisite si intende, al contrario, tutta una serie di situazioni che si verificano successivamente alla nascita.

Tra queste troviamo:

Cause idiopatiche:

La maggior parte dei casi di paralisi laringea nel cane avviene per cause idiopatiche, cioè ragioni sconosciute non ben identificabili.
Sembra esservi una certa predisposizione di razza anche per la paralisi laringea idiopatiche soprattutto per le seguenti:

  • San Bernardo
  • Labrador retriever
  • Golden retriever
  • Terranova
  • Setter inglese
  • Rottweiler

Cause iatrogene

cioè quelle nelle quali vi è il coinvolgimento di un intervento umano, come nel caso della somministrazione di farmaci o a seguito di interventi chirurgici.

Sono stati descritti proprio alcuni tipi di interventi chirurgici in conseguenza dei quali un errore o un imprevisto in sala operatoria può determinare l’insorgenza di questa patologia, come nel caso di chirurgie sulla trachea, sulla tiroide o sul dotto di Botallo.
Data la sede anatomica, non è impossibile che si verifichi un danno diretto od indiretto al nervo laringeo ricorrente, responsabile di buona parte dell’innervazione della laringe.

Altre cause acquisite di paralisi laringea nel cane

Tra queste sono state descritte alcune polineuropatie (ad es. Myasthenia gravis) ed endocrinopatie (ad es. ipotiroidismo e Morbo di Addison).

Altre situazioni, che possono coinvolgere direttamente o indirettamente il nervo laringeo ricorrente, determinandone alterata funzionalità sono:

  • Infiammazione
  • Neoplasie
  • Traumi (cervicali o toracici)

I sintomi della paralisi laringea canina

I segni clinici che potresti osservare se il tuo cane fosse affetto da paralisi laringea sono tutti conseguenza della difficoltà nel passaggio di aria attraverso la laringe e quindi della scarsa ossigenazione.

Nelle prime fasi, quando le cartilagini sono ancora parzialmente in grado di aprirsi, i segni clinici non sono particolarmente evidenti ma potrebbero essere percepiti rumori inspiratori anomali e maggiore affaticabilità dell’animale.
Man mano che la condizione peggiora i segni clinici si fanno sempre più evidenti e sarà possibile notare:

  • Inspirazione rumorosa
  • Alterazione nel modo di abbaiare o perdita della voce
  • Intolleranza all’esercizio fisico
  • Dispnea (difficoltà respiratoria)
  • Cianosi
  • Predisposizione al colpo di calore
  • Tosse
  • Conati di vomito durante o dopo il pasto
  • Svenimento
  • Polmonite ab ingestis (conseguenza dell’inspirazione di cibo)

Qualora la paralisi laringea fosse conseguenza di un’altra patologia, il quadro clinico potrebbe essere complicato dalla comparsa di ulteriori sintomi legati alla malattia concomitante.

È inoltre, da ricordare la necessità, nei cani brachicefali, di fare una corretta diagnosi differenziale rispetto alle malattie legate da alterazioni anatomiche delle prime vie respiratorie,come la BAOS o il collasso tracheale, patologie che possono dare sintomi simili.

Come si diagnostica la paralisi laringea

La raccolta delle osservazioni e delle segnalazioni del proprietario (anamnesi), permette al veterinario di formulare una prima ipotesi.

La visita approfondita e il rilievo dei segni clinici forniscono ulteriori informazioni per restringere il campo, ma sarà poi necessario confermare la diagnosi attraverso ulteriori indagini.

La tecnica diagnostica d’elezione, in questo caso, è la laringoscopia, una procedura che deve essere condotta sull’animale sedato.

Attraverso questo esame, il veterinario potrà visualizzare le cartilagini aritenoidi e le corde vocali per verificare la presenza di alterazioni nel loro movimento, nonché evidenziare l’eventuale presenza di edema, infiammazione, masse neoplastiche o collasso laringeo.

Per poter esaminare correttamente i movimenti di abduzione delle cartilagini aritenoidi è necessario che l’anestesia non sia troppo profonda, altrimenti la loro normale motilità verrebbe alterata artificialmente e non fornirebbe dati utili.

Potrebbero rendersi necessarie ulteriori indagini volte ad individuare eventuali patologie concomitanti o causali, come ad esempio:

  • esami del sangue
  • uno studio radiografico del torace
  • dosaggi ormonali.

Come si cura per la paralisi laringea

La paralisi laringea può essere trattata in diversi modi a seconda della gravità dei segni clinici e della progressione della malattia, ma la risoluzione del problema è sempre di tipo chirurgico.

Lo scopo dell’intervento è quello di consentire il passaggio dell’aria ampliando l’apertura della laringe.

Intervento chirurgico per la paralisi laringea del cane

Lateralizzazione delle cartilagini aritenoidi

La lateralizzazione unilaterale della cartilagine aritenoide è l’opzione terapeutica in grado di garantire al paziente una adeguata qualità di vita.
Viene eseguita una sutura grazie alla quale un lembo della cartilagine aritenoide viene divaricato in maniera permanente, consentendo così un agevole passaggio dell’aria.

Laringectomia parziale

La laringectomia parziale prevede l’asportazione delle corde vocali e di una porzione della cartilagine aritenoide al fine di facilitare l’ingresso dell’aria.

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