L’insufficienza renale nel cane e gatto è malattia dell’apparato urinario che si verifica come conseguenza dell’alterata funzionalità di uno o entrambi i reni. Può essere acuta o cronica, in base al tempo che impiega a manifestare i propri sintomi.
Insufficienza renale nel cane e gatto
Funzione dei reni.
I reni sono organi pari, a forma di fagiolo, posizionati nella porzione dorsale dell’addome, ai lati della colonna vertebrale.
Attraverso le arterie renali, una per ogni rene, il sangue li raggiunge per essere filtrato, depurato e reimmesso in circolo passando per le vene renali.
Una volta penetrata nel rene, l’arteria renale si divide in numerosi vasi sanguigni sempre più piccoli che alla fine si raggomitolano per formare i glomeruli, la porzione vascolare del nefrone.
Il nefrone, a sua volta, è l’unità funzionale dell’organo, quella deputata alla filtrazione del sangue ed alla formazione dell’urina.
Come si forma l’urina?
I capillari del nefrone presentano delle microscopiche fessurazioni che consentono la fuoriuscita di alcuni elementi, in particolare acqua e composti chimici di piccola dimensione (sali, zuccheri e molecole di scarto) che si andranno a raccogliere esternamente al nefrone, in una struttura chiamata glomerulo.
Quella appena descritta è la pre-urina, un liquido ricco di acqua e soluti che attraverserà la porzione tubulare del nefrone, dalla quale verranno riassorbite alcune molecole e una certa quantità d’acqua.
A questo punto abbiamo il prodotto definitivo, cioè l’urina, che per mezzo dei dotti collettori raggiungerà il bacinetto renale e da qui, percorrendo gli ureteri, finirà in vescica.
Ogni rene possiede tantissimi nefroni, centinaia di migliaia, il cui numero viene stabilito geneticamente ed è già definitivo alla nascita.
I nefroni non si rigenerano, pertanto in caso di danno non ci sarà alcuna sostituzione ed il loro numero potrà solamente diminuire con l’avanzare dell’età.
Se un nefrone perde la sua funzione, quelli affianco lavoreranno di più per compensare la sua inefficienza fino a che l’organismo sarà in grado di mantenere questo equilibrio.
Ricapitoliamo quanto detto fin qui: i reni servono a produrre le urine ma ha moltissime altre funzioni!
- Filtrazione del sangue e produzione di urina
- Regolazione della composizione ionica del plasma sanguigno
- Regolazione della pressione osmotica
- Escrezione di acqua con regolazione del volume ematico
- Regolazione del pH del sangue attraverso l’escrezione di ioni idrogeno e carbonato
- Rimozione di prodotti di scarto del metabolismo
- Rimozione di farmaci
- Rimozione di sostanze tossiche
- Secrezione di alcuni ormoni
- Eritropoietina
- Renina
- Metabolismo del calcio
- Attivazione della vitamina D3
- Regolazione dei livelli plasmatici di calcio e fosforo
- Gluconeogenesi (produzione endogena di glucosio in caso di digiuno)
Cistite del gatto anatomia apparato urinario
Insufficienza renale acuta nel cane e gatto (IRA)
Esistono due forme di insufficienza renale, che differiscono tra loro non tanto per i sintomi ma per il tempo di insorgenza.
La prima è l’Insufficienza Renale Acuta, anche detta IRA, che si verifica quando i reni smettono di funzionare in maniera improvvisa, nel giro di pochi giorni o addirittura ore.
Si tratta, quindi, di un fenomeno acuto a evoluzione molto rapida che manifesterà i propri sintomi in modo piuttosto evidente e in un arco di tempo estremamente ridotto.
Insufficienza Renale Cronica (IRC)
È una forma ad evoluzione più lenta e progressiva e per questo subdola, poiché inizierà a mostrare i propri effetti nell’arco di un tempo decisamente più lungo, mesi o anche anni, quando ormai la maggior parte dell’organo sarà irrimediabilmente compromessa.
La differenza fondamentale tra le due forme è che l’Insufficienza Renale Acuta può essere rapidamente mortale ma, se diagnosticata immediatamente e curata a dovere, è in molti casi reversibile.
Quella cronica è, inevitabilmente progressiva e ad esito infausto in un lasso temporale più o meno lungo.
Le cause di insufficienza renale
I fattori che possono causare insufficienza renale o concorrere al suo sviluppo sono diversi.
Tra i principali troviamo:
- Alimentazione (eccessi, additivi alimentari, scarsa qualità ecc.)
- Sostanze tossiche
- Malattie infettive (ad es. Leptospirosi)
- Malattie protozoarie (ad es. Leishmaniosi)
- Malattie autoimmuni
- Patologie cardio-circolatorie
- Infezioni renali
- Processi infiammatori
- Reflusso di urina ai reni
- Calcoli
- Alterazioni congenite (ad es. ipoplasia, displasia renale, rene policistico, ecc.)
- Patologie endocrine (ad es. diabete mellito)
Per quel che riguarda l’Insufficienza Renale Acuta, in molti casi identificare la causa è più semplice poiché precede non di molto la comparsa della sintomatologia.
Al contrario, le cause dell’Insufficienza Renale Cronica, caratterizzata da un’evoluzione più lenta, sono spesso difficili da individuare.
Le sostanze tossiche che causano insufficienza renale
Sono molte le sostanze tossiche che provocare un danno renale e portare l’animale verso l’insufficienza d’organo.
La maggior parte di queste, soprattutto se assunte in quantità elevate, possono rendersi responsabili di Insufficienza Renale Acuta.
Tra le più di frequente troviamo:
- Glicole etilenico (antigelo per il radiatore della macchina) ce ha un sapore dolciastro
- Idrocarburi
- Metalli pesanti (ad es. Piombo, Mercurio, Cadmio, Cromo)
- Chemioterapici (ad es. Cisplatino e Doxorubicina)
- Anestetici
- Antinfiammatori Non Steroidei (FANS – Piroxicam, Ibuprofene, Naprossene, Ibuprofene)
- Veleno di serpente
- Alcuni antimicrobici (ad es. Aminoglicosidi e Sulfamidici)
- Uva e derivati
- Pesticidi
Alcune di queste sostanze vengono somministrate volontariamente a scopo terapeutico: è il caso degli anestetici in concomitanza di un intervento, degli antibiotici a seguito di un’infezione o degli antinfiammatori in presenza di dolore.
Molta attenzione deve essere posta, invece, per i composti tossici la cui assunzione è per lo più accidentale.
Il liquido antigelo per il motore, ad esempio, è molto appetibile in quanto il sapore zuccherino attira le attenzioni dei nostri cani che inevitabilmente andranno a leccare la confezione o eventuali residui fuoriusciti.
Anche l’uva risulta un alimento molto goloso che accidentalmente può cadere dalla tavola ed essere ingerito dal nostro amico a quattro zampe.
Questa può essere tossica come forma di intolleranza soggettiva ed è, comunque dose dipendente.
Predisposizione di razza
Esistono alcune razze che hanno mostrato una predisposizione familiare e tendono a sviluppare con maggiore frequenza l’Insufficienza Renale di tipo Cronico a causa di malformazioni congenite a livello dell’apparato che, quindi funzionerà con minor efficienza.
Tra quelle più diffuse ne ricordiamo alcune nel cane:
- Lhasa Apso
- Shih Tzu
- Shar Pei
- Dobermann
- Samoiedo
- Cocker Spaniel
- Beagle
- Bulldog inglese
Per i gatti
- Abissino, Siamese, Orientale
- Gatto domestico a pelo lungo, Himalayan, Persiano
- Persiano
- Gatto domestico a pelo corto, Himalayan
Nel cane, la Leishmaniosi è patologia strettamente correlata all’insufficienza renale, in quanto l’apparato urinario risulta essere frequentemente soggetto ai suoi danni.
L’organismo di un cane con Leishmaniosi produce anticorpi che si andranno a legare con i corrispettivi antigeni determinando la deposizione di immunocomplessi nel sangue.
Questi vengono trasportati attraverso il torrente circolatorio fino a raggiungere i vasi sanguigni più piccoli in assoluto, ovvero quelli che vanno a formare il glomerulo renale, dove si renderanno responsabili di danni strutturali.
L’Insufficienza Renale Cronica è, quindi, una delle più importanti conseguenze dirette della Leishmaniosi.
Un’altra malattia di natura infettiva molto importante e pericolosa che può causare Insufficienza Renale, ma questa volta di tipo Acuto, è la Leptospirosi.
I sintomi dell’Insufficienza Renale nel cane e gatto
I segni di malattia non sono sempre chiari e facilmente identificabili in quanto, soprattutto in corso di evoluzione cronica, la loro evoluzione è lenta e subdola.
La produzione di urine spesso rappresenta un buon campanello di allarme, quello che più di frequente spinge il proprietario a rivolgersi al veterinario, ma non è sempre così affidabile.
I principali sintomi di insufficienza sono:
- Poliuria (aumentata produzione di urine – più frequente in caso di IRC)
- Oliguria o anuria (diminuzione o interruzione nella produzione di urine – più frequente in caso di IRA)
- Polidipsia (aumento della sete)
- Vomito
- Diarrea
- Anemia
- Affaticamento
- Debolezza muscolare
- Alito che odora di urina
- Ulcere orali
- Anoressia
- Dimagrimento
- Pelo opaco e ispido
- Disidratazione
- Possibilità di emorragie (anche per piccole ferite)
- Problemi oculari
La loro comparsa e gravità è direttamente proporzionale alla gravità della malattia e dal suo stadio, associato soprattutto alla quantità di sostanze tossiche che permangono in circolo, danneggiando i tessuti.
Nel gatto a questi sintomi di aggiungono anche quelli di tipo comportamentale, tipici del malessere felino:
- isolamento
- minor grooming
- dimagramento
- cambio di carattere (aggressività o letargia)
- minzione inappropriata.
Riassumendo possiamo dire che il cane e gatto con insufficienza renale si presenta in uno stato fisico scadente, per lo più urina e beve molto, perde l’appetito, dimagrisce e vomita.
Insufficienza renale: lo stadio terminale
In corso di Insufficienza Renale, come abbiamo detto, il sangue non viene più depurato, pertanto i cataboliti (elementi di scarto del metabolismo), le sostanze tossiche, i farmaci e tutto quello che circola nel sangue ma che dovrebbe essere eliminato con regolarità rimane nel torrente ematico.
La conseguenza più evidente di questa mancata depurazione del sangue, negli stadi più avanzati o nella fase terminale della malattia, influisce sul comportamento dell’animale.
La presenza di sostanze tossiche nel sangue a seguito di Insufficienza Renale può determinare:
- Apatia
- Letargia
- Stordimento
- Alterazione dello stato di coscienza
- Incoordinazione nei movimenti
- Tremori
- Convulsioni
- Coma
Il passo finale, purtroppo, è la morte dell’animale.
Diagnosi di insufficienza renale
La diagnosi di insufficienza renale richiede innanzitutto la visita del paziente che verrà poi sottoposto ad esami collaterali quali: un esame delle urine e del sangue.
L’incapacità dei reni di concentrare le urine comporta:
- peso specifico più basso rispetto al normale
- aumento nella quantità prodotta
con la sola eccezione dell’Insufficienza Renale Acuta oligurica che, in seguito al blocco renale, può presentarsi con volumi di urina decisamente inferiori.
Attraverso le urine vengono dispersi diversi elementi quali proteine, in particolare le albumine, e glucosio nonché alcuni elettroliti come sodio, potassio e calcio.
Effettuando un emocromo sarà inoltre possibile evidenziare la presenza di anemia non rigenerativa.
L’esame ematobiochimico dimostrerà, invece, un aumento più o meno marcato di
- aumento di urea (azotemia), creatinina e fosforo
- diminuzione di albumine, sodio, potassio e calcio
L’innalzamento dell’urea e della creatinina vengono comunemente utilizzati come parametri molto indicativi di insufficienza renale anche in fase precoce.
A partire dal 2015 è stato introdotto un nuovo parametro per diagnosticare l’insufficienza renale prima ancora che si verifichi l’alterazione dell’azotemia e della creatininemia.
La SDMA (Dimetil Arginina Simmetrica – Symmetric DiMethylArginine) sembra essere in grado di predire l’IR con molto anticipo rispetto a tutti gli altri valori ematobiochimici.
Come esami collaterali, utili per avere un quadro più completo della situazione, il veterinario potrà proporre ulteriori indagini quali, ad esempio, l’ecografia, l’ecocardiografia, la radiologia e la misurazione della pressione sanguigna.
Curare l’insufficienza renale
L’insufficienza renale è una patologia piuttosto complessa e la terapia è volta soprattutto a controllare i segni clinici e rallentare la progressione della malattia.
In alcuni casi di insufficienza renale acuta, come a seguito di intossicazione, morso di vipera o ostruzione da calcoli, la tempestiva risoluzione della causa, ad esempio emodialisi per i tossici e rimozione degli uroliti, può salvare la vita all’animale.
La dieta assume un’importanza fondamentale nella gestione del paziente nefropatico, che necessita di:
- proteine di altissima qualità – nelle giuste dosi e mai ridotte (soprattutto nelle fasi iniziali)
- acidi grassi essenziali, utili nella riduzione dello stress ossidativo che si instaura a livello sia renale che di tutto l’organismo.
Altri micronutrienti devono essere bilanciati al meglio onde evitare di sovraccaricare le parti funzionali del rene.
Quando l’assunzione di acqua non è sufficiente a contrastare la disidratazione, il paziente andrà aiutato con flebo di soluzione fisiologica oppure di soluzioni elettrolitiche nel caso di squilibri acido-base.
Può rendersi necessaria la somministrazione di farmaci per controllare i sintomi secondari mano a mano che si presentano, soprattutto il vomito e l’aumento della pressione sanguigna.
Rimedi naturali per l’insufficienza renale
Accanto alle terapie convenzionali esiste la possibilità di associare dei rimedi naturali per rallentare la progressione della malattia.
La dieta, della quale abbiamo già parlato, è il primo e più importante rimedio naturale ma ne esistono altri, quali ad esempio
- integratori a base di omega-3: olio di semi di ribes
- vitamine del gruppo B
- probiotici
- alcuni rimedi omeopatici e soprattutto
- fitoterapici che favoriscono la diuresi e l’eliminazione delle scorie dal sangue
Tra questi ultimi ricordiamo:
- tarassaco
- erica
- ginepro
- cardo mariano
- radice di dente di leone
- mallo di noce nera
- uva ursina
- origano
- erba medica
- decotto di altea
- Fagus sylvatica
- Ilex aquifolium
da somministrare sempre dietro parere del veterinario curante.
Aspettativa di vita del cane e gatto con insufficienza renale
Non è possibile fornire indicazioni precise sull’aspettativa di vita di un paziente con insufficienza renale, poiché la prognosi dipende da tantissimi fattori.
In linea generale, quanto prima viene effettuata la diagnosi tanto maggiori saranno le possibilità di rallentare la progressione della malattia e prolungare la vita nel nostro amico a quattro zampe.
Nel gatto, infine pare prognostica la quantità di grasso presente come strato sopra la colonna vertebrale: maggiore è la sua presenza, migliore è la prognosi.
In generale comunque, è fondamentale fare controlli regolari ai propri animali, soprattutto se di età avanzata, considerando comunque che, la malattia è di tipo degenerativo e non si manifesta fino a che ormai è troppo tardi.
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