Della filariosi nel cane abbiamo già parlato in un altro articolo. Oggi, vorremmo soffermarci sulla necessità di comprendere i sintomi di questa malattia parassitaria tanto pericolosa, se contratta e tanto semplice, invece da prevenire.
Filariosi cardiopolmonare nel cane
La filariosi cardiopolmonare è una malattia parassitaria molto grave e diffusa in tutto il mondo, Italia compresa.
La sua presenza è stata oramai accertata in tutta la penisola e anche in quelle regioni in cui si pensava non ci fosse (come la Liguria ad esempio).[1]
I cani e gatti vengono infettati attraverso la puntura di zanzare portatrici, che iniettano la fase larvale del parassita in circolo.
Questo cresce nel sistema cardiocircolatorio dell’animale potendo andare a depositarsi in vari distretti dell’organismo, cuore e polmoni compresi dove, di solito terminano la loro vita.
In questo articolo voglio soffermarmi sui sintomi che un cane, mai trattato potrebbe presentare in caso fosse affetto dalla malattia.
Filaria nel cane sintomi: come si manifesta?
La filariosi è una malattia molto subdola e potenzialmente mortale se non curata.
I parassiti impiegano anni a crescere di numero e dunque la sintomatologia può essere differente a seconda, sia della quantità di parassiti presenti, che della tollerabilità e resistenza soggettiva dell’animale.
Anche le dimensioni del soggetto sono importanti: cani di piccola taglia potranno essere più velocemente sintomatici per le ridotte dimensioni dei vasi circolatori.
Vediamo quindi, che i sintomi possono essere classificati in 4 fasi della malattia, a seconda della loro crescente gravità.
Fase 1
I sintomi di solito in questa fase sono assenti. Potrebbe esserci una tosse molto lieve, ma null’altro.
Se in questa fase, se si effettuano dei test ematici è già possibile mettere in evidenza la presenza di antigeni del parassita. Di solito i test, però sono positivi se sono presenti femmine di Dirofilaria presenti già da 6-7 mesi in circolo. [2,3]
Fase 2
La fase moderata è rappresentata dalla presenza di parassiti in numero superiore e che quindi iniziano a creare danni tali da dare sintomatologia manifesta.
I sintomi sono sia polmonari che cardiaci. Il cuore, infatti in questa fase, non riesce più a compensare il danno che sta subendo. In questa fase i sintomi sono:
- tosse
- dispnea (difficoltà respiratoria)
- affaticamento
- soffi cardiaci
- leggero dimagrimento.
Un controllo mostrerà la presenza di parassiti. Attraverso un semplice test ematico, si evidenzieranno gli antigeni che l’organismo ha sviluppato contro di essi.
Inoltre, se fortunati, sarà possibile osservare le microfilarie di Dirofilaria Immitis anche in circolo. Nel video qui sotto puoi capire come si presentano al microscopio i parassiti in una goccia di sangue.
In questa situazione sarà fondamentale fare ulteriori accertamenti diagnostici atti a mettere in evidenza possibili danni cardiaci. (Vedi più giù nel testo)
Fase 3
Questa è la forma grave.
Cuore e arterie sono estremamente danneggiate. I sintomi sono:
- forte dimagrimento
- dispnea
- tosse
- anemia
- potrebbe comparire epistassi (sangue dal naso)
- danni polmonari
- trombo embolia.
Fase 4
È la situazione più grave. In questa fase il cuore destro è totalmente invaso dai parassiti, così come le arterie polmonari e la vena cava.
Questa fase, definita anche come sindrome della vena cava mostra segni piuttosto caratteristici:
- edema (gonfiore) simmetrico e non dolente della testa
- edema del collo
- edema degli arti anteriori.
5 Sintomi che non puoi trascurare
In caso tu non abbia mai fatto alcun test e vivessi in una zona con tante zanzare, i 5 segni che non puoi trascurare sono:
- tosse
- riluttanza al movimento
- stanchezza
- dispnea (difficoltà respiratoria)
- irrequietezza notturna
Test filaria: quando farlo?
Considerando che la malattia è assolutamente asintomatica nella sua fase iniziale è sempre utile ricordare che è bene fare dei test annuali per vedere se il parassita è presente in circolo.
Questo test è essenziale da fare, in caso non si sia mai fatta alcuna profilassi se, cioè non si è mai effettuata alcuna terapia preventiva.
In caso invece, si sia regolarmente somministrata la corretta profilassi (per valutare quale sia la migliore, ti consiglio di leggere questo articolo sulla filariosi cardiopolmonare in cane, gatto e furetto) non è necessario fare il test.
Il test consiste in un semplicissimo prelievo di poche gocce di sangue che il medico veterinario porrà a contatto con dei reagenti che mettono in evidenza la presenza di antigeni contro le filarie se queste sono in circolo da almeno 6 mesi.
Il mio cane è risultato positivo alla filaria: quali altri test devo fare?
Se il cane risultasse positivo al test della filaria sarà fondamentale comprenderne lo stadio, la fase in cui il cane si trova.
Per fare questo si dovranno effettuare degli esami di approfondimento:
- esami del sangue, specifici per la valutazione della funzionalità cardiaca (Proteina C Reattiva, troponina cardiaca, mioglobina e altri) i loro livelli aumentano all’aggravarsi degli stadi di malattia;
- ECG: che risulta positivo solo nelle fasi 3 e 4;
- Ecocardiografia
- Rx toracico.
Questi due ultimi esami sono maggiormente indicativi, potendo mettere in evidenza alterazioni al cuore e suoi vasi, particolarmente indicativi e noti con il nome di “cuore polmonare”.
Filaria nel cane: la cura.
La terapia dipende dalla condizione di salute del cane, dalla quantità di parassiti presenti e dalla loro localizzazione.
In caso di pochi parassiti la terapia farmacologica può essere efficace, ma è sempre da valutare la possibilità di trombi provenienti dai parassiti che, in circolo moriranno.
La terapia chirurgica consiste nell’asportazione dei vermi, localizzati a livello cardiaco.
Mentre per il cane esiste un rimedio farmacologico che può essere somministrato (non senza effetti collaterali) per il gatto non esiste alcuna terapia applicabile.
Considerazioni finali sulla filariosi del cane e gatto.
Partendo dal presupposto che, se c’è la zanzara ci può essere anche la filaria, dire che una zona è endemica o meno per questo parassita è quantomeno incauto.
A nostro avviso e anche alla luce di moltissimi recenti studi, la filariosi cardiopolmonare risulta endemica praticamente in tutta la penisola.
La terapia della filariosi è davvero molto complessa.
Non altrettanto la sua prevenzione che consiste in una semplice pastiglia da dare dal mese di Aprile a Novembre. Per i dettagli sui farmaci da utilizzare ti consiglio di leggere questo articolo.
Inoltre, è da ricordare che la filaria può insediarsi (con effetti ancora più gravi) anche nel gatto.
In questa specie può essere fulminante, per le piccole dimensioni dei suoi vasi che si ostruiranno più facilmente.
Per questo motivo ti invito a informarti presso il tuo medico veterinario sulla migliore soluzione per il tuo pet, considerando le diverse necessità anche in base alla razza e specie.
Bene, per oggi è tutto.
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Bibliografia:
- Canine filarial infections in Liguria, north-west Italy.
- Utilizzo dei test antigenici e anticorpali nella diagnosi sierologica della filariosi cardiopolmonare del cane e del gatto.
- McCall JW, Supakorndej N, Donoghue AR et al: Evaluation of theperformance of canine heartworm antigen test kits licensed for useby veterinarians and canine heartworm antigen tests conducted bydiagnostic laboratories. In: Recent Advances in Heartworm Disea-se. Ed Seward RL. Batavia, IL, American Heartworm Society, 2001,pp. 97-104.