Il coniglio domestico ha esigenze particolari che devono essere soddisfatte, soprattutto conoscendone la natura e il comportamento. In questo articolo ti darò consigli per cercare di farti conoscere questo stupendo animale.
Il coniglio nano domestico.
Se stai pensando di prendere un coniglietto e di tenerlo in casa, sei atterrato sull’articolo giusto.
In questo scritto cercherò di darti delle indicazioni generali per farti comprendere meglio le sue esigenze.
Partiamo quindi dall’inizio.
Il coniglio è un mammifero erbivoro stretto. Questo significa che può mangiare solo ed esclusivamente vegetali e che questa attività occuperà la maggior parte del suo tempo.
Non potrà essere repressa in alcun modo, pena disturbi comportamentali anche gravi.
Inoltre non è animale da gabbia e solitario.
Anzi ama vivere insieme al suo nucleo famigliare, libero di zampettare in giro per il suo ambiente.
Le caratteristiche dell’ambiente per il coniglio nano – davvero vuoi chiuderlo in gabbia?
Partendo da questo presupposto pare chiaro dire che il coniglio ha soprattutto bisogno di uno spazio (non necessariamente una gabbia) che sia sufficientemente grande da poter contenere:
- una zona per il cibo, ciotolina e mangiatoia per il fieno;
- una zona per l’acqua, meglio beverino a goccia;
- una zona per rintanarsi;
Se proprio decidi di lasciarlo in gabbia per poco tempo, questa deve poter contenere tutto ciò che è stato sopra descritto, oltre a dovergli lasciare lo spazio per potersi sollevare dritto in piedi sulle zampine posteriori e fare almeno 3 balzi.
Le dimensioni dovranno essere tanto maggiori quanto più tempo il coniglio dovrà starvi all’interno.
Il coniglio è particolarmente sensibile alle correnti d’aria fredda e ancor di più al caldo. Già temperature di 30° sono potenzialmente pericolose e possono portare al colpo di calore. Questo fatto dovrebbe essere preso in considerazione qualora si decida di lasciare da solo per molte ore.
Il coniglio dovrebbe poter vivere in casa con te senza alcuna restrizione o almeno con il minor numero di luoghi a lui proibiti.
E’ infatti errata la convinzione che queste bestiole devono essere tenute in gabbia per non creare danni. Piuttosto sarà vero il contrario:
se confini un coniglio in gabbia la maggior parte del suo tempo, avrai un animale che, ogni volta che esce si scatenerà e farà danni!! Se invece lo lascerai stare fuori a vivere con te i vostri spazi, si rasserenerà e si abituerà a convivere serenamente.
Come rendere sicura la casa per il coniglio nano.
Dall’esperienza vissuta in molti anni, ti scrivo queste indicazioni, nate dall’osservazione di fatti realmente accaduti, per cui non prendere per inusuali le cose che ti scrivo:
- proteggi i cavi elettrici con copri-cavi, oppure con piccole protezioni in plexiglass;
- recinta ringhiere delle scale, per evitare che cadano;
- accesso al balcone si, ma con reti metalliche per evitare che possano cadere;
- attenzione alle porte che sbattono per il vento, potrebbero travolgerli e ferirli, bloccale;
- recinta i vasi e le piante che potrebbero essere tossiche per lui se rosicchiate;
- non usare tacchi e zoccoli, sono velocissimi nel intrufolarsi tra le gambe;
- tieni fustini dei detersivi, rigorosamente chiusi, potrebbero saltarci dentro;
- le finestre che si chiudono a Wasistass devono essere ben bloccate per non consentire loro di rimanere incastrati.
Il bagno non è un ambiente ideale per il coniglio. Prima di tutto è umido e scivoloso, inoltre se per caso dimentichi il water aperto, può essere molto pericoloso!!
Il coniglio nano in casa: regole per una buona convivenza. La cassettina e la lettiera per sporcare.
Sì, hai letto bene, il coniglio può sporcare nella sua cassettina esattamente come fa un gatto.
La lettiera per gatti però non è consigliata.
Puoi utilizzare il tetto della gabbia come fondo, dove sistemerai del pellet, quello da stufe (no alla sabbia per gatti, è irritante per loro si attacca al pelo e alle zampine).
Da un lato metterai del fieno, perché loro adorano mangiare mentre sporcano, ma allo stesso tempo sono molto puliti e la fanno sempre nello stesso punto, che spesso sono loro a scegliere.
Dove vedi che il coniglio ha sporcato, metti la cassetta. Ogni volta che la fa in quel punto, lodalo e dagli un premietto che lui gradisce. Non sgridarlo, perché non capirà.
Più cresce più impara, per cui abbi pazienza.
Quando avrà imparato, potrai allora aumentare lo spazio in cui potrà girare e metterai delle altre cassettine in giro per casa, in modo che potrà trovare un punto vicino a lui qualora gli scappi.
La lettiera potrà essere sostituita una volta a settimana, mentre la pulizia dovrà essere quotidiana, considerando che potrà essere effettuata facilmente con una palettina, visto che di norma, sporcano sempre nello stesso posto.
Il coniglio è molto abitudinario, sarebbe consigliato non spostare la cassettina!
Acqua e cibo, potranno essere posti vicino alla cassettina, in contenitori piuttosto pesanti, in modo da non poter essere spostati.
Come abituare il coniglio a sporcare nella cassetta?
Soprattutto all’inizio, all’arrivo del tuo amico in casa, avrà bisogno di ambientarsi ed abituarsi al nuovo habitat.
Per le prima due settimane quindi sarebbe utile lasciarlo in una gabbia sufficientemente grande, in modo che cominci a sporcare sempre in un posto (lo stesso angolino di solito).
Quando poi lo libererai gradualmente, grazie al fatto di essere molto abitudinario, lui tornerà dentro a farla, quindi dovrai lasciargli libero accesso, per entrare e uscire.
L’abitudine di sporcare in giro è poi tipica dei conigli interi.
Sterilizzare maschi e femmine è quindi un consiglio utile.
Per queste ultime inoltre, questa pratica è anche un salvavita.
Le conigliette infatti hanno un particolare ciclo sessuale, che porta ad un sovraccarico ormonale che fa insorgere tumori uterini (anche mammari, ma meno frequentemente).
Cuccia per coniglio: dove dormire e soprattutto quando?
Il coniglio ama rintanarsi, per cui sarà importante dargli un luogo dove raccogliersi quando è stanco.
Potrai usare una gabbia allo scopo, mettendo sopra un tappetino e togliendo la porticina, soprattutto se ha le sbarre in cui potrebbe incastrarsi le zampe e ferirsi anche gravemente.
Il fondo potrà essere rappresentato da fieno, o anche da una copertina.
In alternativa potrai utilizzare le classiche cuccette per cani.
Ma il coniglio è un animale crepuscolare.
Significa che è sveglio la mattina presto e rimane attivo fino a metà mattina, poi si riaddormenta e tende a risvegliarsi solo il tardo pomeriggio, per rimanere poi sveglio e attivo fino a notte fonda.
Ecco perché la soluzione migliore sarà quella di lasciarlo libero in una stanza adatta a lui (quindi per lui sicura) durante la notte.
L’arricchimento ambientale per conigli. Giochi.
I conigli, fin dalle prime settimane di vita necessitano di socializzare con le persone con cui dovranno poi convivere. Si devono fidare ed essendo prede naturali, sentono spesso l’esigenza di nascondersi e correre. Amano il branco e giocare tra di loro o con i membri della propria famiglia (quindi con te che ci convivi).
Non sarà facile però, per loro poter fare questa attività su pavimenti scivolosi.
Ecco perché l’ideale sarà quello di attrezzare con dei tappeti la stanza o gli spazi dove vive il coniglio, in modo che riesca a muoversi più agevolmente, correre e saltare come piace fare a loro.
Inoltre sarà utile attrezzarsi con piccoli tunnel, o scatole di cartone dove potranno entrare e uscire per nascondersi e giocare, da riempire con del fieno per esempio.
Adorano rosicchiare per cui dovrai procurargli il materiale giusto per farlo:
- rametti da piante non tossiche per loro (rami di piante da frutta ad esempio);
- cartoncino interno della carta igienica;
- oppure giochi in plastica dura per bambini che non siano rompibili.
La convivenza del coniglio nano con i cani, è possibile?
Nella mia lunga esperienza con questa specie, sono stato più volte testimone di lunghe convivenze, all’apparenza molto felici tra cani e conigli.
Bacini e leccatine a profusione, poi di colpo la tragedia. Perché
Il motivo risiede nella natura (inconsapevolmente) predatoria del cane e preda del coniglio.
Anche solo giocando, il cane si accuatta per fare “la posta” al piccolo, che quindi si blocca, per poi schizzare via eccitando l’istinto del cane.
Questo quindi anche con delicatezza lo potrebbe prendere e ferire anche mortalmente!!
Non lasciate mai soli cani e conigli e fate sempre molta attenzione!
Cosa mangia un coniglio? Ecco la giusta alimentazione
Abbiamo già detto che un coniglio è un erbivoro stretto. Questo significa che potrà mangiare solo ed esclusivamente alimenti vegetali.
In natura i conigli si nutrono di erba, cortecce, fiori, arbusti secchi, boccioli, insomma una grande quantità di fibra che li mantiene sani e in forma.
Noi quindi dovremo fornirgli:
- fieno sempre e abbondante. Questo dovrà essere profumato, senza muffe o polveri ed è alimento facilmente acquistabile;
- erba fresca, se abbiamo un giardino, oppure è possibile raccoglierla e somministrarla fresca appena colta o seccata bene (attenzione che non sia fermentata però) anche il tarassaco sarà molto gradito insieme al trifoglio. In generale tutte le erbe spontanee;
- verdure fresche, possibilmente quelle più fibrose (finocchio, sedano, carote, catalogna ecc ecc) due volte al giorno; meglio evitare quelle più acquose e quelle più ricche di ossalati, le brassicacee come le verze, cavoli, rapanelli e spinaci,
- frutta un paio di volte a settimana;
Insalata per conigli: quale si e quale no?
I conigli possono mangiare le insalate, ma mentre tutte le cicorie sono salutari (tarassaco compreso), le lattughe sono invece da evitare.
Questo perché hanno un rapporto calcio/fosforo squilibrato che porta ad osteoporosi, oltre a problemi nella dentatura.
Cereali nella dieta dei conigli? No grazie
Nella razione è meglio evitare i cereali, perché fanno tendere all’obesità.
Inoltre creano un problema molto grave legato alla masticazione che inducono.
I lagomorfi infatti necessitano di limare i denti mentre mangiano e questa operazione viene ottenuta grazie ad un movimento laterale (come i cammelli per intenderci) che avviene mentre assumono le verdure. Con i pellettati ed i cereali invece, il movimento che fanno è a “martelletto” e quindi non limano i denti.
Per le dosi è sempre bene rifarsi alle indicazioni del proprio veterinario che conosce il tuo animale. Inoltre quando è cucciolo ci sarà necessità di integrazione con un pellet (mangime pellettato specifico per conigli) da sospendere però dopo i primissimi mesi di vita e può essere alimentato con la sola verdura, erba e fieno.
La coprofagia nel coniglio è normale e non va dissuasa.
L’apparato digerente del coniglio infatti è particolare e la sua digestione si divide in due fasi:
- la prima consente di produrre delle feci particolarmente grasse e mollicce che contengono molte sostanze nutritive per lui, che le assumerà direttamente al momento della loro espulsione.
- Così facendo concluderà il ciclo digestivo con il riassorbimento di sostanze nutritive benefiche.
E’ importante ricordare infine che il coniglio è molto delicato e che i cambiamenti di alimentazione, soprattutto per quanto riguarda l’introduzione di verdure deve sempre essere fatto con gradualità.
Inoltre sarà necessario anche rispettare le sue preferenze alimentari, che dimostrerà lasciando indietro alimenti a lui non graditi a favore invece di altri che mangerà più voracemente.
Il fieno dovrà sempre essere cambiato e messo fresco tutti i giorni, in quanto quello calpestato non verrà assunto.
Sostanze tossiche per il coniglio.
Tutti gli alimenti di origine animale sono tossiche per loro. Inoltre alcune sostanze di uso comune per noi, per loro possono diventare molto nocive:
- cioccolato;
- dolci in generale (panettone compreso);
- alimenti lavorati di origine vegetale ad uso umano (pasta, pane, cereali) possono produrre squilibri intestinali con problemi digestivi;
- aglio, cipolla, scalogno e porro;
- latticini;
- verdure cotte e surgelate;
- patate;
- funghi;
- legumi.
Molte piante da appartamento poi sono spesso tossiche per loro ed è quindi bene ricordarsi di non lasciarle negli spazi di vita del coniglio.
Come approcciarsi al coniglio domestico? Parliamo di comportamento
Abbiamo detto che il coniglio è un animale che si comporta da preda e come tale è molto territoriale, spaventandosi facilmente e mostrando il suo timore con la paralisi.
Si ghiaccia se vede o sente un pericolo, come volesse mimetizzarsi con l’ambiente.
Questo perché i suoi predatori spesso vedono più facilmente il più piccolo movimento ma non mettono perfettamente a fuoco un oggetto totalmente statico.
La fuga rimane l’ultimo scampo da attivare solo se il predatore arriva troppo vicino.
Le ombre che si avvicinano a lui (la nostra anche) i cambiamenti di ambiente, i rumori forti o spostamento della cassettina o del suo mangiare sono tutte situazioni di stress che non piacciono ai lagomorfi (questo è l’ordine a cui appartengono i conigli; non sono roditori per intenderci).
Per questo motivo, fare cambiamenti solo se strettamente necessari e possibilmente con gradualità.
Se dobbiamo avvicinarci a lui, facciamolo non dall’alto in piedi, ma accucciamoci vicino e cerchiamo di approcciarci con voce calma, mettendo una mano sotto alle zampe posteriori e l’altra sotto al torace.
Mai afferrarlo per le orecchie che sono delicatissime!!
Mettere il muso sotto al braccio lo farà sentire più al sicuro.
Capire quali sono i segnali di disagio e quali invece di apprezzamento del nostro piccolo e orecchiuto peloso è altrettanto importante.
Segnali di stress, disagio e paura:
- rimanere bloccato e fermo, occhi sbarrati e orecchie tirate indietro;
- battere la zampa posteriore per terra ripetutamente e velocemente;
- defecare in diversi punti e non in un punto soltanto a muchietto, significa che stanno vivendo una situazione di disagio o che sentono il loro territorio sotto minaccia;
Segnali di aggressività:
- emettere un rumore tipo un ringhio;
- assumere posizione eretta con le orecchie portate in avanti o indietro e le zampe anteriori porte in avanti.
Questi sono segni che possono anche preludere al morso e si manifestano soprattutto quando viene invaso il loro territorio. E’ importante quindi non pulire la lettiera mentre sono all’interno, come non invadere i loro spazi mentre li stanno utilizzando durante il pasto ad esempio.
Segnali di felicità e rilassatezza.
- scodinzolare;
- saltare e correre;
- avvicinare il muso per annusarti, con addome schiacciato e le zampe raccolte è tipico dei conigli dominanti che pretendono di essere leccati dai subordinati e quindi richiedono dei grattini dietro alle orecchie anche da te;
- strusciare le guance contro un oggetto (marcatura del territorio);
- darti le spalle (è segno di fiducia);
- sdraiarsi è segno di relax, soprattutto con le zampe posteriori completamente distese.
Sarà molto importante passare del tempo con il coniglio e socializzare con lui, soprattutto nei primissimi mesi di vita, perché impari a non temere la tua presenza.
Infine è bene ricordare che non è necessario acquistare o adottare un coniglio giovanissimo perché si abitui a te.
E’ vero infatti che questi animali hanno una grande capacità di apprendimento per cui, più sono grandi più saranno abituati alla vita in casa con le persone.
Quindi se hai poca esperienza con questa specie potresti pensare di adottare un coniglio già adulto abituato alla vita casalinga.
Cure e malattie del coniglio nano domestico.
Il coniglio è animale che necessita di cure esattamente come tutti i nostri pelosi.
E’ importante ricordare che, per evitare problemi di salute alle femmine sarà necessario effettuare la sterilizzazione e per il maschio la castrazione, onde evitare il continuo marcare il territorio e per evitare i problemi derivanti dal calore del coniglio nano.
Questi interventi necessitano ovviamente di essere fatti in anestesia generale, con protocolli specifici per il coniglio.
E’ bene quindi scegliere strutture che abbiano molta esperienza in queste pratiche, perché potrebbero altrimenti risultare molto pericolose!!
La nostra attrezzatura laparoscopica ci consente di utilizzare un particolare dispositivo, la pinza Enseal, che sutura i vasi sanguigni senza filo, grazie a tecnologia in radiofrequenza, molto più rispettosa dei tessuti, con minor dolore per l’animale e sicurezza nell’intervento che viene comunque effettuato con chirurgia classica.
La cura e la gestione della dentatura è un altro aspetto che richiede particolare attenzione. Questa infatti è ad accrescimento continuo e se non riesce ad essere consumata correttamente dall’alimentazione va fatta ridurre dal medico.
Due visite annuali sono certamente consigliate.
In una di queste due sarà necessario effettuare le vaccinazioni per il coniglio contro la mixomatosi e la malattia emorragica virale, due patologie mortali che il coniglio potrebbe contrarre sia per contatto diretto tra conigli, che attraverso contaminazioni occasionali da parassiti, quali zanzare, pulci, zecche ecc.
Sono malattie che, una volta incontrate non lasciano scampo all’animale ed è quindi certamente consigliato fare la corretta profilassi vaccinale.
Bene per oggi è tutto. Se vuoi non perderti nemmeno un articolo della tua clinica preferita, segui la nostra pagina Facebook, dove posteremo tutti i nostri scritti e ti aspettiamo per commenti e richieste!
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Bibliografia:
Linee guida SIVAE
Fonte Immagini. Pinterest: arricchimento ambientale per conigli.