5 sintomi di gastrite nel cane che devi conoscere

Sick dog. Sad dog lying at owner hands looking at camera

La gastrite è un’infiammazione della mucosa dello stomaco. Questa può andare incontro a problemi per diversi motivi. Nell’articolo cerchiamo di capire quali sono le cause e come riconoscerla.

Cos’è la gastrite?

In realtà, la gastrite è un termine che indica solo che esiste un’infiammazione della mucosa dello stomaco.

Di per sé, quindi, affermare che un cane ha la gastrite, non significa molto e soprattutto non consente di instaurare una terapia davvero efficace almeno fino a che non si è riusciti a individuare la causa, il motivo che ha provocato questa manifestazione.

Funzione dello stomaco

Lo stomaco è un sacchetto che è particolarmente estensibile nel cane.

Questo è in grado di accogliere grandi quantità di alimento che possono poi essere digerite in tempi più o meno lunghi a seconda della natura del cibo assunto.

La parete dello stomaco ha la capacità di essere stimolata da molti fattori a produrre acidi (acido cloridrico) e succhi gastrici.

  • Presenza o assenza di cibo
  • ormoni
  • stimoli nervosi come ansia, stress e paura

possono provocare un aumento della produzione di acidi così come una loro riduzione.

La parete dello stomaco, ricoperta di mucosa, ha quindi la necessità di essere particolarmente resistente all’acidità che, comunque aumenta sempre con la presenza di cibo.

Sapevi che lo stomaco del cane può impiegare fino a 12 ore a svuotarsi, in particolare se l’alimento è un commerciale secco?
Questo perché le prime ore, le impiega a degradare (con i liquidi) la crocchetta. Anche le ossa impiegano molto tempo a essere digerite.

Ecco perché è buona abitudine inumidire il cibo commerciale secco per renderlo più facilmente digeribile.

Mucosa gastrica: perché è importante?

Se la mucosa gastrica è integra e sana potrà resistere all’acidità degli enzimi prodotti per la riduzione dell’alimento.
La mucosa è ricoperta da una vera e propria barriera, una struttura cellulare con un turnover particolarmente veloce che le consente di riparare facilmente eventuali lesioni.
Le cellule si rigenerano ogni uno o due giorni.

La barriera ha la funzione di tamponare l’acidità della mucosa, grazie alla produzione di uno strato mucoso fortemente alcalino, prodotto dalle cellule stesse.

Cause di gastrite

Quando la barriera mucosa si assottiglia o si crea una lesione, si instaura la gastrite.

Moltissime le cause che la possono provocare. Tra quelle dirette:

  • assunzione di cibo non adatto
  • farmaci
  • parassiti
  • ingestione di corpi estranei
  • virus
  • batteri.

Tra le cause secondarie ad altre patologie o sindromi troviamo:

  • pancreatiti
  • patologie epatiche
  • insufficienza renale
  • altre patologie metaboliche.

Anche lo stress può essere causa di gastrite, esattamente come per l’uomo, considerando che la condizione cronica di disagio e stress induce la produzione di ormoni che aumentano la motilità gastrica e produzione di acido.

Il sistema nervoso centrale è, infatti, in grado di influenzare la produzione di acidi gastrici attraverso la stimolazione di neurotrasmettitori come la dopamina, noradrenalina e l’istamina, tutte sostanze fortemente influenzate anche dallo stato di stress, acuto o cronico.

Ciò che accade è che la barriera mucosa si danneggia nella sua parte più superficiale consentendo agli acidi  di raggiungere gli strati più profondi che, infiltrandosi danneggiano la parete dello stomaco.

Sintomi di gastrite acuta

La forma acuta è é caratterizzata da un’alterazione o infiammazione della mucosa e il sintomo principale è il vomito che si manifesta:

  • senza causa apparente
  • violento
  • improvviso
  • su soggetti apparentemente sani.

Cura della gastrite acuta

Di solito è una forma autolimitante dovuta a indiscrezione alimentare che non necessita di trattamento se non

  • digiuno per 24 ore
  • ripristino della dieta con cibo altamente digeribile – in piccole porzioni, con pochi grassi, per 2/3 giorni per poi riprendere gradualmente la normale somministrazione.

È fondamentale, però, cercare di individuare la causa e valutare la gravità anche in base al soggetto colpito.

Ad esempio, se si tratta di un cucciolo, non si può attendere e bisogna subito rivolgersi al veterinario per scongiurare la possibilità che il vomito sia associato a forme morbose gravi (come gastroenteriti infettive o ingestione di corpi estranei) e per assicurarsi che, in seguito al vomito, il cucciolo non sia troppo disidratato.

Inoltre, se il vomito è

  • molto violento
  • incoercibile 
  • associato ad ematemesi (sangue con vomito)
  • melena (feci molto scure per la presenza di sangue digerito)

é bene recarsi repentinamente dal veterinario, dove verranno effettuate indagini diagnostiche volte ad individuare la causa e la terapia necessaria.

Posso somministrare acqua se il cane vomita?

Si, ma a piccole dosi, in più somministrazioni durante il giorno (anche acqua in gel), per limitare la disidratazione che, però, dovrà essere tenuta sotto controllo in particolare in soggetti molto giovani o anziani o già debilitati per altra condizione patologica.

Solo se la situazione non si risolve e la causa del vomito è nota è possibile somministrare farmaci antiemetici.

 
Scopri le cause di vomito più frequenti.
 

Gastrite cronica: 5 sintomi che devi conoscere.

La forma cronica può scaturire o meno dal protrarsi della acuta e si può manifestare con sintomi più o meno tipici:

  • vomito – saltuario
  • leccamento del naso – molto frequente e indicativo di nausea
  • scialorrea  – abbondante saliva che cola dalle labbra
  • sbadigli frequenti – segno di disagio in generale
  • dolore addominale – non sempre

Se protratta da tempo potrebbe anche manifestare segni più gravi e generali quali:

  • dimagramento
  • diarrea
  • disidratazione
  • abbattimento

La gastrite cronica viene definita tale se il cane ha episodi di vomito frequenti e comunque regolari negli intervalli (anche ogni settimana o più).

Cause di gastrite cronica

Per poter curare la gastrite cronica è fondamentale comprendere la causa scatenate e quindi valutare il soggetto e la sua anamnesi (cioè la storia del paziente).

Sarà utile quindi porsi alcune domande:

  • prende farmaci? – la somministrazione di FANS o altri farmaci può intaccare la barriera mucosa provocando un danno
  • ha una dieta corretta? – la somministrazione di una dieta di scarsa qualità può provocare gastrite cronica
  • il contesto di vita familiare e sociale – stress per ambiente non idoneo può provocare, a lungo andare, un problema
  • presenta altre malattie concomitanti

Altre cause possono essere associate a

  • infestazioni parassitarie
  • batteri come l’Helycobacter
  • forme autoimmuni
  • da malattia metabolica
  • forme tumorali.

Anche l’alimentazione (reazione avversa al cibo) può essere motivo di gastrite cronica. Componenti della dieta potrebbero provocare una infiammazione cronica dello stomaco.

Per aiutare il tuo veterinario a comprendere meglio le cause sarà utile che tu ti annoti alcuni aspetti della sintomatologia.

Gastrite nel cane come riconoscerla e gestirla

Quando si presenta il vomito?

  • sporadico
  • influenzato dal momento della giornata o pasto
  • senza materiale alimentare
  • con materiale alimentare – digerito o indigerito
  • di solo muco – tipo bianco dell’uovo
  • liquido giallastro

Annota anche il colore del vomito e, possibilmente fotografalo (non è molto bello, ma certamente utile per il tuo medico).

Cura e gestione della gastrite cronica

La corretta terapia può arrivare solo se si riesce a individuare il più possibile la causa. Una corretta diagnosi può essere raggiunta, anche attraverso accertamenti quali:

  • indagini ematochimiche – esami del sangue
  • eventuale gastroscopia
  • dieta ad esclusione che possa escludere una possibile reazione avversa la cibo.

Una dieta siffatta dovrebbe essere composta da uno fonte proteica animale e una fonte proteica vegetale, mai assunta negli ultimi 6 mesi e valutare la risposta del paziente.

Mantenuta per almeno 8 settimane si ripristina la precedente, come riprova della intolleranza.

Qualora la causa non sia riconoscibile (gastrite idiopatica) o derivata da altra patologia sottostante non risolvibile è necessario cercare di limitare i sintomi attraverso la somministrazione di farmaci gastroprotettori ed antiemetici

Questi farmaci sono in grado di ridurre la produzione di acidi gastrici.

Per questo anche la dieta dovrà essere modulata e altamente digeribile, per limitare il lavoro dello stomaco.

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